Pensieri in Libertà di un Ottuagenario

di Nino Chiocchio

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#37 - 27/04/2021
Cocullo - Esercizi commerciali, parte terza

Cocullo - Esercizi commerciali, parte terza

Il riposo notturno e la prima colazione erano garantiti ufficialmente dai locali, di cui uno in questo Comune, da Agata Marinilli (medico in pensione) e dal compagno Domenico Fusco. Ho usato l’imperfetto perché recentemente è deceduto Domenico ed Agata è assente per malattia. Colgo l’occasione per formulare a quest’ultima fervidi auguri innanzitutto per una pronta guarigione, ma anche per la continuità della gestione, che la può distrarre da pensieri tristi con la frequentazione di clienti, i quali potranno vedere nelle fotografie allegate la ricettività del locale esistente in questo Comune.

Stimo opportuno comprendere in questa breve rassegna pure recenti imprese costrette a chiudere di residenti e attività commerciali svolte da non residenti: i gestori delle une e delle altre attività offrono o hanno offerto un esempio di laboriosità.

Da ragazzo Sergio Cicchella, campano ma qui residente, fu al servizio di venditori ambulanti e a 18 anni prese la patente e si mise in proprio.
Commerciante di abbigliamento, posso dire di lui che “buon sangue non mente”. Infatti l’attività svolta gli è famigliare: il nonno paterno esportava e vendeva soprattutto tappeti perfino in Africa e nell’America del sud.
Quando sposò Tiziana continuò a condurre il suo esercizio. Con la sua partita IVA adesso svolge l’ attività itinerante nella Marsica e nella Valle Peligna, e lei, da brava pugliese, pur essendo donna di casa, quando è necessario collabora attivamente con il marito.

Turati Chiocchio
Pochi anni fa assaporai degli insaccati in un ristorante di un centro non lontano: mi piacquero molto e allora chiesi al gestore, abbastanza esigente, che si riforniva da un uomo di un paese vicino. Naturalmente domandai quale fosse il paese: Cocullo, rispose. A
me la replica fu più che sufficiente per individuare quell’uomo da me visto crescere e che da grande si sarebbe dedicato alla vita dei campi cercando di organizzare una modesta impresa. Purtroppo non gli è andata bene ed ora si arrabatta come può; è tornato al mondo a lui famigliare; ma coltiva sempre quella speranzella: è rimasto iscritto alla ASL Veterinaria di Sulmona per l’attività agricola e pastorale. Coraggio, Turati.

Elisabetta
Era anziana, ma aveva il coraggio e la lungimiranza del fratello Remo, il creatore delle imprese casalane: trasformò la sua casetta in una modesta trattoria; purtroppo non aveva la forza fisica, l’energia, ma aveva invece un’età avanzata. Quando questa si trasformò in patologia (la turpe vecchiaia), le speranze e gli orizzonti di Elisabetta si chiusero. E si chiuse pure la porta della trattoriola.

Cooperativa “Il Faro”
Nacque da una bella iniziativa solidale: l’assistenza alle persone anziane e sole, si sviluppò con una breve gestione dell’ostello comunale, ora riaperto ed arredato con gusto da Teresa. Se l’esercizio andrà bene, come le auguro, Teresa avrà bisogno di maggiore aiuto e “Il Faro” potrebbe …tornare a nuova luce.

Morto Ramuccio, morto Domenico Mascioli senior, concludo con le immagini relative alle attività dei più giovani titolari di servizi pubblici di questa rassegna: Domenico Mascioli junior e Teresa Marinilli.

E’ un peccato che pure queste piccole imprese debbano soffrire a causa di una politica economica che non offre prospettive alle imprese nei momenti di emergenza. E’ normale che molti giovani seri, non potendo contare più sulla distruzione pubblica, terrorizzati dagli sbandamenti sociali e dai banchi a rotelle, pensino al futuro affidandosi inconsapevolmente (?) all’insegnamento del filosofo Ricardo.

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