Storia in cronaca dei paesi della Valle del Sagittario dal 1986 al 1987

di Roberto Grossi

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#20 - 29/10/2019
Il dibattito all'assemblea di Villalago<br>
L'accordo è impossibile sul depuratore di Scanno<br>
(24/10/1986)

Il dibattito all'assemblea di Villalago
L'accordo è impossibile sul depuratore di Scanno
(24/10/1986)

VILLALAGO - Il lago di Scanno è malato e va guarito al più presto. E' stata questa l'unica conclusione accettata da tutti i partecipanti alla conferenza dibattito: «Tutela dell'alta valle del Sagittario» organizzata dalle associazioni «Amici della terra» di Sulmona e «Dea Madre» dì Pratola Peligna, svoltasi ieri pomeriggio a Villalago presso l'hotel Stella Alpina, in una sala gremita di pubblico. Sono intervenuti tutti i sindaci della valle del Sagittario, i rappresentanti del Consorzio di bonifica del «Canale Corfinio», il consigliere regionale Di Zolla, l'assessore provinciale dell'Aquila Italo Caputo, la dottoressa Fiacco a rappresentare l'assessore Benedetto, il sovrintendente ai beni ambientali.
Il professor Di Paolo, a nome dell'associazione «Amici della terra» ha introdotto il tema della discussione, illustrando le varie problematiche inerenti al progetto dell'ingegner Falchi che, con un sistema di canalizzazione e di stazioni di risollevamento, dovrebbe raccogliere ì liquami di Scanno, degli insediamenti attorno al lago e dei paesi della Valle del Sagittario e convogliarli al megadepuratore che dovrebbe essere costruito nei pressi di Sulmona.
Di Paolo ha criticato questo progetto, sia per l'enorme spesa di realizzazione, sia per gli alti costi di funzionamento. Ha sostenuto, inoltre, che è inutile perché il fiume Sagittario non è inquinato come risulta dalle analisi biologiche e anche dal fatto che nel lago di San Domenico è stata pescata una trota marmorata, che non potrebbe mai sopravvivere in acque impure. Da questo fatto deriva che i comuni di Anversa e di Villalago non hanno un'oggettiva necessità di depurazione. Se la legge Merli impone il depuratore, questi comuni potrebbero risolvere i loro problemi con semplici percolatori, con un costo di gestione pressoché nullo. I problemi specifici di risanamento riguardano essenzialmente il lago di Scanno, che è gravemente inquinato. L'intervento, secondo Di Paolo, è a due livelli: depurativo e di bonifica. Per gli insediamenti attorno al lago l'unica soluzione idonea è il depuratore a «ossidazione totale» senza letti di essiccamenti, perché potrebbe essere utilizzato il depuratore di Scanno.
Per le opere di bonifica, ha ritenuto, invece, necessario interventi qualificati del Cnr. A queste soluzioni non tutti si sono trovati d'accordo, soprattutto per non perdere i finanziamenti Fio di 15 miliardi e 200 milioni. Il sindaco di Anversa ha, comunque, ribadito che il suo comune non permetterà l'attraversamento nel suo territorio delle tubazioni della condotta fognante e prevista dal progetto della regione Abruzzo, che dovrebbe raccogliere gli scarichi urbani del lago e di tutti i paesi della valle e convogliarli a Sulmona.
Resta il problema del lago di Scanno gravemente malato, prospettato dal sindaco Mastrogiovanni, il quale ha richiesto un intervento urgente, senza perdersi nei meandri delle polemiche. La dottoressa Fiacco, a nome dell'assessore all'Ecologia Benedetto ha riferito che questo problema è stato portato in sede di giunta e che c'è l'interesse a procedere per trovare la soluzione idonea e nei tempi più brevi, tutti insieme, comuni e associazioni ecologiche.

dal Quotidiano "il Centro" del 24 Ottobre 1986

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