Storia in cronaca dei paesi della Valle del Sagittario dal 1986 al 1987

di Roberto Grossi

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#17 - 25/10/2019
Ancora non eseguite le ordinanze<br>
Sotto il tetto di casa la gente di Scanno attende l'arrivo dei finanziamenti<br>
(17/10/1986)

Ancora non eseguite le ordinanze
Sotto il tetto di casa la gente di Scanno attende l'arrivo dei finanziamenti
(17/10/1986)

SCANNO - Il fumo che ieri sera si levava pigramente dai comignoli delle case della zona di "Fra le Musa", dove sono state consegnate le ordinanza di sgombero, era il segno evidente che la gente di «Fra le Muse», minacciata dal pericolo della caduta dei massi era ancora nell'intimità delle mura domestiche. Nessuno ha sgomberato e lo farà, come sostiene Pietro Tarullo, solo quando si avrà la certezza che i lavori inizieranno.
Scanno sembra ormai stanca di tutte queste notizie che rimbalzano dalle agenzie ai vari giornali. L'ultimo dispaccio di agenzia è di ieri sera: dice che quaranta famiglie hanno abbandonato le loro case e che "tutti gli sfollati sono stati fatti alloggiare in alberghi della cittadina". Gli albergatori di Scanno, però, interpellati telefonicamente, hanno smentito.
Scanno non sta franando ha solo il pericolo, che è di sempre, di alcuni massi, corrosi alla base dalle piogge, che potrebbero precipitare su una zona ben precisa del suo abitato. I suoi amministratori si stanno preoccupando di eliminare questo pericolo e sono riusciti ad avere i finanziamenti necessari. Da lunedì prossimo inizieranno i lavori di demolizione dei massi, sicuramente pericolosi, nella zona della "Pineta del Carapale", per un importo di 100 milioni, eseguiti dalla Ditta Santarelli Preturo (L'Aquila).
Il geometra Paravano del genio civile ha ribadito l'urgenza di tali lavori, dato l'imminente pericolo delle piogge. Tutta la zona è, comunque, sempre sotto controllo dei carabinieri e delle guardie forestali. Le ordinanze emesse dal sindaco Mastrogiovanni, secondo l'assessore Liborio Cetrone, sono state un atto dovuto, però bisogna tener conto delle reali necessità degli interessati. Infatti, le famiglie che dovrebbero sgomberare sono state convocate al comune per compilare una scheda in cui viene richiesto: il numero dei componenti della famiglia, dove preferiscono essere alloggiati, se hanno parenti disposti ad ospitarli o se hanno un'altra abitazione. Solo dopo la rilevazione di questi dati il Comune potrà valutare le varie possibilità di alloggio: l'albergo o la casa privata. A Scanno ci sono molte abitazioni che vengono affittate solo nella stagione estiva e queste potrebbero ospitare coloro che sono costretti a sgomberare. Tra l'altro è la soluzione che tutti di auspicano perché per un nucleo familiare vivere in una stanza di albergo è piacevole per poco tempo e non per mesi.

dal Quotidiano "il Centro" del 17 Ottobre 1986

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