Storia in cronaca dei paesi della Valle del Sagittario dal 1986 al 1987

di Roberto Grossi

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#16 - 23/10/2019
A Scanno si stringono i tempi della bonifica della zona minacciata dai massi<br>
Sessanta ordinanze di sgombero attendono il via del ministero<br>
Un decreto di Zamberletti stanzierà oltre un miliardo<br>
(15/10/1986)

A Scanno si stringono i tempi della bonifica della zona minacciata dai massi
Sessanta ordinanze di sgombero attendono il via del ministero
Un decreto di Zamberletti stanzierà oltre un miliardo
(15/10/1986)

SCANNO - Nel cassetto del sindaco di Scanno sono conservate sessanta ordinanze di sgombero per le altrettante famiglie che abitano nella zona minacciata dai massi.
Ieri pomeriggio il sindaco di Scanno, Giuseppe Mastrogiovanni, ha convocato con urgenza nella sala consigliare del comune gli albergatori di Scanno. Il sindaco ha voluto conoscere la loro disponibilità ad alloggiare i cittadini, che dovranno sgomberare dalla zona compresa tra «Pineta del Carapale» e «Fra le Musa», e che sono minacciati dal pericolo della caduta dei massi.
Le ordinanze di sgombero, infatti, sono in fase di emissione e riguardano complessivamente duecentocinquanta persone. Gli albergatori, riconoscendo la situazione d'emergenza, hanno assicurato di essere disposti ad ospitare questi concittadini che dovranno lasciare le loro abitazioni. A patto che il loro problema dei massi sia risolto al più presto.
Il sindaco, prendendo atto di questa disponibilità, ha dichiarato che si sta facendo del tutto perché la zona dissestata venga bonificata nel minor tempo possibile.
Nelle riunioni che si sono svolte nei giorni scorsi a Roma, al ministero della Protezione civile, il sindaco Mastrogiovanni, ha posto come condizione ai rappresentanti del ministero, della regione, della prefettura, del ministero dei Beni ambientali, una soluzione immediata, sia per ridare subito la tranquillità ai cittadini, sia perché Scanno, che vive di turismo, non abbia ancora a subire le conseguenze delle lungaggini burocratiche. Gli amministratori di Scanno hanno chiesto un contributo di due miliardi e mezzo.
Il prefetto Capriuli, capo gabinetto del ministero della Protezione civile ha assicurato nell'ultima riunione un intervento urgente e ha riferito che il ministro Zamberletti sta preparando un decreto per stanziare un primo contributo di un miliardo e trecento milioni.
Intanto, oggi, alla Regione dovranno andare in appalto i primi lavori per un importo di cento milioni. Serviranno a rimuovere i massi pericolanti della «Pineta del Cardella», da dove il 30 settembre scorso rotolò il macigno che distrusse un auto in sosta.

dal Quotidiano "il Centro" del 15 Ottobre 1986

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