Saranno sgomberate alcune abitazioni
Altri massi incombono sulle case di Scanno
(05/10/1986)
SCANNO - In seguito alla caduta di un grosso macigno sul piazzale della Seggiovia, precipitato dalla montagna «Cardella», si è tenuta presso il Comune, su invito della Protezione civile, una riunione per esaminare la situazione esistente e gli eventuali provvedimenti per la salvaguardia della pubblica incolumità.
Alla riunione, oltre al sindaco, hanno partecipato rappresentanti della protezione civile, della prefettura, dell’ufficio geologico del gruppo nazionale difesa catastrofi idrogeologiche, dei vigili del fuoco, della Regione.
Dopo il sopralluogo, il professor Sciotti ha riferito che nel versante tra le località «Fra le Musa» e «Cardella», non ci sono segni di distacchi recenti, ma ci sono condizioni di notevole pericolosità determinate dalla scoscesità del terreno e dalla presenza dell’abitato ai piedi del pendio. nella zona, invece tra «Cardella» e «Pineta del Carapale» si sono osservati dissesti recenti nei conglomerati che costituiscono un grosso bancone che incombe a circa 50 metri dall’abitato. Proprio in questa zona è avvenuto il distacco del macigno che ha distrutto un’auto in sosta. Si è riconosciuta, comunque, una situazione di dissesto generalizzato in tutto il versante a monte dell’abitato.
Preso atto di questo, si è stabilito di richiedere l’intervento della protezione civile per il finanziamento di opere di bonifica, e di procedere ad un controllo costante dell’evolversi della situazione. Il sindaco ha dichiarato che sono in corso emissioni di ordinanze di sgombero delle abitazioni soggette a rischio.
dal Quotidiano "il Centro" del 5 Ottobre 1986