#6 - 07/05/2018
Autore: R. Grossi
Sulle candidature
Con quello di oggi, mancano cinque giorni alla presentazione delle liste per il rinnovo dell’amministrazione comunale a Scanno. Proprio ieri parlando con un amico scannese ho sentito ripetere: “fuori dalle liste tutti i vecchi!”. Per vecchi non intendeva l’età anagrafica, ma l’essere già stato nell’amministrazione comunale. Non gli ho risposto, ma tento di farlo ora in questo mio intervento. Sia ben chiaro, non partecipo a favore di nessuno, ma esprimo solo una mia opinione. Nell’Evangeli Gaudium ho trovato queste parole di Papa Francesco: “Gli anziani apportano la memoria e la saggezza dell’esperienza, che invita a non ripetere stupidamente gli stessi errori del passato”. Non ci sono dubbi che il Pontefice si riferisca agli anziani, avanti con l’età. La stessa riflessione, però, può essere fatta per i giovani di età, ma “vecchi d’esperienza”. Sappiamo tutti che per arrivare al “Giusto”, bisogna percorrere una strada d’errori. E il compito precipuo dei “vecchi amministratori” è proprio quello di non far commettere gli stessi sbagli a coloro che principiano nel difficile compito amministrativo.
Quando c’erano i vecchi partiti, i giovani erano obbligati a fare dei percorsi educativi, d’apprendimento, prima di una candidatura amministrativa. Oggi non è più così. Venendo a mancare questo tirocinio essi hanno bisogno di avere accanto persone d’esperienza. Quest’ultime, a loro volta, hanno bisogno della freschezza di idee, di programmi, di contenuti nuovi, che solo i giovani hanno, per non fossilizzarsi su schemi obsoleti. Il “fuori tutti” dev’essere applicato per i disonesti, per i concussi, per i servi di cosche, e non per chi onestamente ha servito per anni il paese. Se il suo servizio non è stato proficuo come volevamo, vanno considerate le condizioni storiche in cui si è trovato ad operare. Se lo strapotere politico, statale e regionale, è tale da negare risorse finanziarie a piccoli paesi, cosa può fare un amministratore? Se (è il caso dell’Abruzzo) è la Giunta Regionale ad inventarsi e finanziare in proprio eventi, premi e cerimonie di varia natura; se è la Giunta Regionale a decidere quali progetti finanziare; se le risorse dei piccoli paesi sono sempre più risicate, cosa può fare un amministratore? Sono i piccoli paesi che si debbono unire, fare corpo unico, per essere politicamente ascoltati.
“Fuori i vecchi”, ma con chi li sostituiamo?
Una foto, del 18 settembre del 2015, fu scattata in un convegno in cui era stato chiamato a partecipare anche l’attuale Presidente del Consiglio Comunale, Amedeo Fusco. Illustri professori, quali Marrano, Sabatini e Ardito, sono rivolti verso Amedeo, che parla a braccio come sua consuetudine. I volti dei tre sono presi dalle sue parole e rivelano una vibrante sensazione di meraviglia e sorpresa, nell’ascoltare il giovane oratore. Avere un Presidente di Consiglio, come Amedeo, non è un vanto per Scanno? Avere un giovane che conosce la storia del proprio paese, che la sa raccontare con testimonianze letterarie, non è una risorsa del paese? Oltre Amedeo ci sono altri “vecchi amministratori”, che meriterebbero più considerazione, per sopperire all’inesperienza dei giovani.
Abbandoniamo i risentimenti, di qualunque natura essi siano, perché sono negativi per costruire un gruppo amministrativo di valore!