Scanno verso il rinnovo dell'Amministrazione Comunale
Amministrative 2018
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#4 - 26/04/2018
Autore: R. Grossi
Si va verso l’unità... ?
Sarò molto conciso, senza perdermi in chiacchiere nel rivangare i precedenti incontri dei gruppi (La viè Nòva - Diritti al Cuore - Triunvirato: Secondino, Cesidio, Antonio) che stanno confrontandosi sulla formazione di una lista unitaria da presentare alle votazioni amministrative del 10 giugno prossimo. Le notizie in mio possesso sono queste: 1 - Concordanza sulla persona dell’avv. Giovanni Mastrogiovanni, quale candidato sindaco; 2 - Nessuno dei consiglieri uscenti dovrà far parte dell’eventuale lista concordata.
Se resteranno queste premesse (in politica tutto è mutevole) si provvederà a stilare la lista, formata da 10 candidati consiglieri, più il candidato sindaco. Operazione non facile, perché, come succede nei piccoli paesi, i risentimenti, per offese o torti subiti, sono in larga scala orizzontali e verticali e si tramandano da nonni a nipoti. A questi si aggiungono la disistima, l’antipatia che ognuno ha dell’altro. Trovare, quindi, dieci persone che non hanno nulla tra di loro è un’impresa. E’ più complicata questa operazione, che scrivere il programma.
Il Presidente della Cotas, dott. Giuseppe Marone, mi ha riconfermato che la sua partecipazione è solo per portare le indicazioni della Cooperativa degli operatori economici nello stilare il programma amministrativo, convinti tutti che non possano tirarsi in dietro, ma che debbano collaborare per la declinazione degli  obiettivi sulle seguenti finalità: Centro Storico, Passo Godi, Seggiovia, Lago. Le questioni politiche - secondo Marone - appartengono esclusivamente ai gruppi che si vogliono imparentare.
Notizia dell’ultim’ora: il centro destra si sta riorganizzando per formare una lista propria da presentare alle prossime amministrative.
Mi permetto, per quell’affetto che nutro per Scanno, di esprimere un mio parere. Secondo me, non è “produttivo” tenere “fuori gioco” tutti i consiglieri uscenti, perché ci sono persone che valgono per le loro capacità, per il loro impegno quotidiano nell’amministrazione, che conoscono appieno i problemi comunali e per questo possono facilitare il futuro cammino amministrativo. Se si vorrà mantenere questa decisione, bisognerebbe estenderla a tutti coloro che sono stati in passato consiglieri comunali (nel bene e nel male), per una questione di giustizia e di equità e per dare, senza equivoci, un segnale forte di cambiamento, di rinnovo totale, che escluda ogni velleità di rivincita.
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