All'eremo di San Domenico a Villalago
Festosa scampagnata tra natura e devozione
(21/04/1987)
VILLALAGO - Gioiosa scampagnata del lunedì di Pasqua all'eremo di San Domenico. Complice il bel tempo e l'aria di festa, i villalaghesi si sono riversati numerosi nei prati adiacenti il lago e, tra i mandorli in fiore, hanno consumato la colazione fatta di dolci tradizionali e di squisiti insaccati locali. Il lunedì di Pasqua a Villalago è essenzialmente una festa in onore di San Domenico abate, monaco benedettino e taumaturgo contro i morsi dei serpenti velenosi. Questo giorno ricorda la traslazione delle reliquie del santo. Nel maggio del 1799 la chiesa di San Domenico a Sora, dove sono conservati i suoi resti mortali, fu profanata e saccheggiata dagli eserciti francesi, mentre fuggivano dal regno di Napoli. I sorani, temendo una profanazione dell'urna, che racchiudeva il corpo del santo, di nascosto la trasportarono nella chiesa di Santa Restituta, all'interno della città. Dopo 10 anni l'urna venne riportata nella chiesa di San Domenico.
Il ricordo di questa traslazione è entrato nella tradizione delle feste dedicate dai villalaghesi al loro santo protettore, che intorno all'anno 1000, per 6 anni fu eremita a Villalago in una grotta, nella località di Prato Cardoso. Dopo che ebbe lasciato questi luoghi venne edificata vicino al romitorio una chiesetta. Il lunedì di Pasqua anche quest'anno è stato per i villalaghesi un giorno di piena religiosità, trascorso nella spensieratezza di una allegra scampagnata. Numerosi sono stati anche i turisti che si sono fermati all'eremo, per trascorrere qualche ora immersi nella natura, che qui conserva ancora tutte le sue caratteristiche primitive.
dal Quotidiano "il Centro" del 21 Aprile 1987