La popolazione in assemblea boccia il progetto di variante dell’Anas
Anversa contro la galleria
Eliminare i pullman senza isolare il paese
(17/03/1987)
ANVERSA degli Abruzzi - Sì alla variante, no al progetto dell'Anas. Questo in sintesi quanto è emerso dall'assemblea popolare, convocata dal sindaco Giuseppe Calanca, che ha avuto luogo sabato scorso ad Anversa, nella sala consiliare del municipio, per discutere il progetto esecutivo dell'Anas della variante alla strada statale 479 (Sulmona-Scanno), che dovrebbe eliminare l'attraversamento dell'abitato del paese. Il progetta inviato al Comune di Anversa per essere inserito, in caso di assenso, nel suo Piano regolatore, prevede la costruzione di due gallerie, collegate fra loro da un viadotto. La prima, per chi viene da Cocullo, dovrebbe essere costruita in prossimità del cimitero di Anversa, e, entrando nelle viscere della montagna, sbucare nella località «Acqua dei Colli», dove un viadotto la collegherebbe alla seconda galleria D'Elpidio di Castrovalva. La spesa prevista è di 20 miliardi. Per chi viene da Sulmona, invece, per accedere alla variante bisognerà entrare ad Anversa e poi prendere la strada per Cocullo.
Secondo il Sindaco Calanca la variante così progettata è solo una strada a scorrimento veloce che collega Scanno all'autostrada, in quanto oltre ad Anversa esclude anche l'ultimo tratto delle Gole del Sagittario. Dall'assemblea è stato ribadito l'assenso, già espresso in altre occasioni, alla realizzazione di una variante, perché Anversa. possa riappropriarsi della sua tranquillità, della possibilità di vivere la sua piazza e le vie adiacenti, ma che non sia troppo penalizzante per la sua economia e per il suo sviluppo futuro.
Una variante così progettata - è stato detto - escluderebbe il paese definitivamente dal grosso flusso di traffico che dall'autostrada si dirige a Scanno, con un grave danno di tutti gli esercizi commerciali esistenti. E' stato aggiunto che per Anversa non deve ripetersi il destino di tanti piccoli centri abruzzesi tagliati fuori dalle varianti: salvaguardare gli interessi che stanno a monte, senza danneggiare quelli che si trovano a valle.
La soluzione prospettata dall'assemblea è la costruzione di una sola galleria, che partendo sempre all'altezza del cimitero di Anversa, vada a sbucare nei pressi della villetta comunale, situata appena fuori dell'abitato.
Si è sostenuto che, in questo modo, Anversa, oltre a risolvere i suoi problemi di traffico, non rimarrebbe del tutto esclusa da un possibile sviluppo turistico.
Per l'ingegnere del Comunale non esistono impedimenti tecnici alla costruzione del traforo e così si salvaguarderebbero anche le sorgenti dell'«Acqua dei Colli» che potrebbero essere disperse dalla costruzione del viadotto. Si spera che dopo. 30 anni di parole non ne trascorrano altrettanti per trovare un accordo sul progetto. La variante è necessaria ad Anversa come ai paesi dell'alta valle del Sagittario, perché, obiettivamente, durante il periodo estivo si creano quotidianamente ingorghi paurosi nell'attraversamento del paese, in quanto la strada è stretta e presenta strozzature che hanno allontanato i grossi autopullman moderni.
dal Quotidiano "il Centro" del 17 Marzo 1987