Scanno tutta in bianco ha festeggiato Sant'Antonio Abate
Sagne e ricotta sotto la neve
(20/01/1987)
SCANNO - In un clima prettamente invernale e sotto una fitta nevicata si è svolta a Scanno la tradizionale offerta delle «sagne con la ricotta», in onore della festività di Sant'Antonio Abate, venerato con particolare devozione da tutti gli scannesi. Nonostante il tempo rigido e nevoso, fin dalle prime ore della mattina, vicino la chiesetta dedicata al santo, alcuni volontari avevano acceso il fuoco, sistemandovi sopra un grosso caldaio di 200 litri d'acqua. Verso le 10 la piccola piazzetta era già piena di gente, soprattutto donne con il caratteristico costume.
La cerimonia religiosa è iniziata alle 10,30 e nel frattempo nell'acqua bollente del caldaio era stata messa a cuocere la ricotta, quella stagionata, delle occasioni particolari. Dieci minuti prima del termine della messa sono state calate nell'acqua, insaporita dalla ricotta, le sagne rimestate con un grosso cucchiaio di legno, perché non si attaccassero. C'erano alcune scolaresche, che con aria divertita guardavano la scena. Finita la messa, il parroco ha benedetto le sagne e, come per miracolo, da sotto i cappotti delle donne, sono spuntati «tragne» ed ogni specie di recipiente, che sono stati riempiti e portati a casa con devozione.
Questa offerta delle sagne, tramandata dall'ordine dei chierici ospedalieri di Sant'Antonio, che qui a Scanno avevano fondato un'abazia ed una chiesa, vuole essere un'imitazione di Sant'Antonio, un santo «crascioso» e generoso. Quando l'ordine nel 1769 venne sciolto, l'abazia e la chiesa andarono in rovina. Intorno al 1850 la chiesa venne fatta ricostruire dai signori Di Rienzo, mentre sui ruderi dell'abazia sorsero le case, nel cui interno, ancora oggi, sono palesi i segni di costruzioni claustrali. I Di Rienzo rinnovarono la tradizione dell'offerta delle sagne. Da una decina di anni, queste vengono offerte da Dante Ciarletta dell'hotel Vittoria.
dal Quotidiano "il Centro" del 20 Gennaio 1987