Storia in cronaca dei paesi della Valle del Sagittario dal 1986 al 1987

di Roberto Grossi

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#40 - 03/12/2019
Il Santo festeggiato anche a Introdacqua tra i falò<br>
Sagne con la ricotta a Scanno<br>
(17/01/1987)

Il Santo festeggiato anche a Introdacqua tra i falò
Sagne con la ricotta a Scanno
(17/01/1987)

SCANNO - Delle varie usanze legate alla "festa 'di Sant'Antonio Abate; protettore del bestiame e. del fuoco, che si svolgono in molti paesi dell'Abruzzo, suggestiva e ricca di significato e quella che ha luogo questa mattina a Scanno. Dopo la messa e la benedizione ci sarà la distribuzione al popolo delle «sagne» con la ricotta. Il culto di Sant'Antonio, anacoreta e insigne padre del monachesimo orientale, venne portato a Scanno nel medioevo dall'ordine dei Chierici Ospedalieri di Sant'Antonio Abate, che qui fondarono una abazia e una chiesa dedicata al Santo. Modesta nell'architettura e nelle decorazioni la chiesa, situata in Via Ciorla nella parte più antica di Scanno, viene popolarmente chiamato «Sant'Antonio Barone». Già dai tempi dei Chierici Ospedalieri, nel giorno della festa di Sant'Antonio venivano distribuite alla popolazione «le sagne» un tipico pasto dell'Abruzzo montano, composte di semplice farina. Questa usanza, tramandata nel tempo, si rinnoverà questa mattina. Le sagne con la ricotta verranno cucinate all'aperto, in un grosso caldaio e offerte a tutti i devoti.
Anche a Introdacqua stasera splenderanno i fuochi di Sant'Antonio. Ogni rione del paese preparerà la sua catasta di legna e organizzerà il banchetto all'aperto. E una tradizione antichissima legata alla figura del Santo che in Abruzzo ha dato origini a moltissimi usi festivi. Nell'iconografia classica Sant'Antonio è rappresentato con un maialino ai piedi ed una fiaccola tra le mani.
La festa d'Introdacqua comincia la mattina presto, quando la gente del paese raccoglie la legna nei boschi vicini e le massaie preparano i piatti per il banchetto: dolci, fritture, cotiche di maiale con fagioli, salsicce. Nei cortili delle case si imbandiscono lunghe tavolate e vicino alte cataste di legna da ardere. Il freddo e la neve non sono mai stati un ostacolo a questa serata bagnata al vino. Verso le 17 le cataste vengono accese contemporaneamente in tutti i rioni e i convitati si siedono a tavola.

dal Quotidiano "il Centro" del 17 Gennaio 1987

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