Parliamo di cose concrete!

di Andrea Iannamorelli

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#109 - 15/05/2023

Ma le campagne elettorali si fanno ancora così?

Nonostante i Sindaci, di Sulmona ed Avezzano, in particolare, continuino ad essere quanto meno perplessi sui “confronti” che si svolgono tra Mit/Rfi/Regione, sullo stato di avanzamento del progetto di velocizzazione della linea ferroviaria Pescara/Roma, Salvini non si è risparmiato (né mimetizzato) nelle sue presenze “elettoralistiche”; e, sottacendo informazioni dettagliate sulle questioni della comunicazione ferroviaria Tirreno/Adriatico (questione decisiva per il futuro delle nostre zone; questione di interesse nazionale, oltreché localistica), ha rilanciato sulla possibilità di abolire il pagamento del pedaggio sull’autostrada (A/24- A/25). Non solo. Ma ha enfatizzato il dato che la quota per il transito tra Aquila EST/Aquila OVEST è stata già eliminata (pochi spiccioli, per la verità, caricati comunque sul bilancio del Comune, ad esser chiari!).
È reticente, tuttavia, sul progetto di ristrutturazioni (piloni ammalorati e altro…) atteso da anni e per la mancata esecuzione del quale è stata revocata la gestione della tratta ad Autostrada dei Parchi ed affidata, appunto, all’ANAS.
La Regione plaude alla promessa. Non ci resta che ricordarcela, questa vicenda, per raccontare cosa accadrà.
(Leggete una forma di scetticismo in quello che scrivo? Non lo nego: la vedo dura! Speriamo bene, perché non sarebbe male non avere più l’obbligo di pedaggio sulle nostre autostrade; tuttavia, 1) ci credo poco, 2) questo significherebbe declassare questi tronchi da autostrade a strade nazionali e/o provinciali!).

Ma quest’è. Nel 2023 dobbiamo scoprire che, nonostante i problemi grossi dei paesi nei quali si vota (spopolamento, welfare, carenza di servizi, prospettive vere di utilizzazione dei fondi del Pnrr ancora tutte da decifrare e altro), nonostante la guerra che non accenna ad individuare la via della pace e che uccide i civili, senza ritegno e vergogna, uccide, di recente, sempre di più anche chi deve quotidianamente informarci su quello che accade (giorni fa, il collega francese Arman Soldin a Bahkmut), nonostante le difficoltà e gli imbarazzi dell’UE che portano a far salire la tensione anche tra Paesi che hanno voluto all’origine e vogliono mantenere e rafforzare oggi l’Unione medesima, le campagne elettorali si fanno ancora con questi strumenti di comunicazione che rimandano la memoria agli aneddoti che circolavano tantissimi anni fa sulle promesse elettorali di luce, ponti e fiumi; quando eravamo giovani impegnati ad incollare sui muri i manifesti e contestavamo questo modo di essere delle campagne elettorali!).
Proprio noi qui; che a gran voce reclamiamo per un sistema di assistenza sanitaria insoddisfacente, un sistema che in alcuni dei paesi nei quali si sta votando (proprio in questi), non assicura nemmeno la presenza del medico di base! Noi che ora dobbiamo fare i conti, scomodi (e “pericolosi”), con l’hackeraggio del sistema informatico della ASL (evento che ne aggrava le inefficienze) come se fosse colpa di un destino cinico e baro che contro di noi si accanisce e non, invece, il triste risultato di qualcuno che, chiamato a governare il servizio pubblico, dimostra di non essere in grado di tutelarlo!

La campagna elettorale c’entra con tutta questa storia? Certo che c’entra, perché chi ha l’onere e l’onore di tutelare un bene pubblico deve poter dimostrare di saperlo fare, nel 2023. (Siamo stati dirigenti dello Stato e sappiamo come si fa!).

I cittadini in queste ore sottoposti alla valutazione degli elettori assumano impegni netti e realistici, capaci di esser mantenuti, nei confronti del Paese nel quale sono candidati. E chiedano (a chi è tenuto ad assicurarli) chiarezze e certezze di programmi rispetto al futuro di infrastrutture e servizi. Oramai tutti siamo consapevoli e sappiamo distinguere (al di là di ogni promessa elettorale) quali sono sottoposti ad oneri di contribuzioni individuali, quali sono e debbono rimanere gratuiti.

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