Parliamo di cose concrete!

di Andrea Iannamorelli

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#78 - 14/02/2022

Lettera aperta ai sindaci della zona
Può essere il rinascimento del nostro territorio.
Stop allo spopolamento di persone e imprese.

Il Pnrr è l’occasione che abbiamo. Oltre ai grandi progetti (che ci riguardano, come abruzzesi: il funzionamento della ZES e gli investimenti sulle grandi infrastrutture), ora abbiamo la possibilità di presentare (ed attuare) idee capaci di gettare le basi (in una prospettiva di medio e lungo periodo, nei tempi necessari) di realizzare iniziative attrattive di persone e capitali con l’obiettivo di rimettere in piedi un sistema economico che produca PIL (per noi, per l’Abruzzo e per l’Italia).
Entro il 15 marzo prossimo l’Abruzzo dovrà presentare un progetto pilota per la misura Turismo e Cultura. E l’occasione è ghiotta. Presentarsi con una scelta unitaria che coinvolga e renda protagonista tutta la vallata, da Sulmona al Terratta (capace di coinvolgere ed interessare la Valle Peligna propriamente detta, la Valle Subequana e il Sagittario) innanzitutto dà una cifra di scelta di qualità che integra davvero “turismo e cultura”, quindi rivaluta e sostiene il territorio, sotto ogni profilo (paesaggio, allevamento, gastronomia, storia, antropologia), collega due Parchi (Maiella-Morrone e Parco Nazionale d’Abruzzo) 365 giorni l’anno, per tutte le stagioni; rendendo protagonista una fetta considerevole dell’Abruzzo interno, sta pienamente nella logica e nelle finalità proprie dello sforzo degli investimenti messi in campo dall’UE per la Next Generation Eu (limitare, cancellare, annullare le aree territoriali deboli e improduttive).
Intorno ad una idea del genere non spetta certamente a me elencare le possibilità di sviluppo per le attività d’impresa, commerciali e non, che potrebbero concretizzarsi.
Occorre mettersi insieme; ora è il momento di concretizzare le prospettive e le attese raccolte qualche mese fa nel “progetto M.I.T.O.” e contenute nella Carta delle tre valli.
Ora il Sindaco di Sulmona ha il dovere di chiamare intorno ad un tavolo tutti i suoi colleghi e di mettere a disposizione le risorse (conoscenze e competenze) che intorno al dott. Stefano Calore si possono aggregare, in sintonia con gli esperti che già dai primi di gennaio la Regione ha messo a disposizione degli enti locali per redigere le pratiche capaci di “mettere a terra” le risorse finanziarie derivanti dal Pnrr, per realizzare le idee di cui da decenni parliamo. Oltretutto la recente rivisitazione della strategia nazionale per le aree interne (nella prospettiva 2021/2027) ci vede protagonisti.
In Valle Peligna si individuano 7 Comuni “intermedi” (tra cui Sulmona, appunto) e 9 “periferici” (rispetto al “polo” di riferimento rappresentato dalla città di L’Aquila). E anche per questo il Governo mette a disposizione risorse finanziarie.
Saranno gli Enti locali ad attuare le eventuali scelte condivise ed approvate. Ma anche qui. Ove non dovessero essere presenti ed utilizzabili le competenze locali necessarie, c’è la possibilità di chiedere ed ottenere dalla Regione il distacco di personale esperto (ci sarebbero già 33 “esperti”, selezionati e a disposizione dai primi di gennaio).
Si tratta di muoversi, allora. Raccogliere atti e verbali su cose dette da tempo, ordinarle in un disegno omogeneo e coerente, redigere un planning, pronti a contrattarlo con i vertici regionali e “seguirlo” in tutte le fasi successive affinché…le idee (i sogni, le speranze, le attese) diventino realtà: cantieri e, quindi, strumenti di ripresa e crescita che riportino persone e movimenti di capitali. Questa è “la politica”.

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