Parliamo di cose concrete!

di Andrea Iannamorelli

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#76 - 17/01/2022

Mentre la variante Omicron del Covid-19 dilaga
apprendiamo che esiste un "Nuovo P.S.R. per la prevenzione e promozione della salute"

Sarà la nostra inadeguatezza a comprendere i tempi che viviamo, sarà, cioè, che apparteniamo ad un altro modello culturale e politico (forse “anziano” e datato…), ma sinceramente confessiamo pubblicamente tutta la meraviglia che ha accompagnato la lettura, che abbiamo avuto modo di fare, mercoledì 5 gennaio scorso, della laconica comunicazione della Giunta Regionale sull’avvenuta approvazione del “nuovo piano sanitario regionale (2021-2025) di prevenzione e promozione della salute”.
Per la verità la nostra informazione era ferma ai richiami che in autunno il tavolo ministeriale ha fatto alla Regione Abruzzo sulle inadempienze rispetto ai programmi temporalmente precedenti, quelli riferiti al quadriennio precedente e alle polemiche che si erano sviluppante tra Giunta e PD (soprattutto) su questi temi. Polemiche riemerse nei giorni scorsi, soprattutto da L’Aquila, dove autorevoli esponenti del PD hanno denunciato le forti carenze, di personale ed attrezzature, che impediscono alla ASL 1 (L’Aquila-Avezzano-Sulmona) di rispondere con efficacia ed efficienza ai bisogni di assistenza del territorio.
Ora, leggere che il piano adottato dalla G.R. si propone di “promuovere la salute a scuola, negli ambienti di lavoro, nelle comunità…per sensibilizzare sulla sicurezza in casa, sull’antibiotico-resistenza, passando per l’importanza degli screening e della salute materno infantile e riproduttiva, oltre ad iniziative per lo sviluppo armonico della persona, della natura e dell’ambiente attraverso un approccio multidisciplinare” è certamente la proverbiale boccata di ossigeno che mette ali alla prospettiva di un futuro che per la verità molti di noi attendono (e non da oggi). Non basta. Lo stesso comunicato della Giunta, infatti esplicita che “il documento recepisce le indicazioni del Piano nazionale, integrandole con misure che prevedono e rafforzano le sinergie con i servizi sanitari.
Il piano regionale comprende 10 programmi comuni a tutte le Regioni italiane (Scuole che promuovono salute, comunità attive, luoghi di lavoro che promuovono salute, dipendenze, sicurezza negli ambienti di vita, piano mirato di prevenzione, prevenzione in edilizia e agricoltura, prevenzione del rischio cancerogeno professionale- delle patologie professionali dell’apparato muscolo-scheletrico- del rischio stress correlato al lavoro, ambiente-clima-salute, misure per il contrasto dell’antimicrobico-resistenza) e 3 programmi scelti dalla Regione Abruzzo (screening oncologici, malattie infettive e vaccinazioni, salute materno infantile e riproduttiva)”.

Un programma certamente ambizioso (e “benedetto”, mi viene da dire) se non corresse il rischio di essere un cumulo di parole senza prospettiva, senza strumenti operativi (finanziamenti, personale, infrastrutture strumentali) di cui, almeno in questa ASL, tutti lamentano le insopportabili ed inconcepibili assenze.
La nostra conoscenza degli atti sarà certamente limitata e pertanto potremmo essere indotti a pensar male soltanto perché non conosciamo come stanno le cose. Tuttavia un programma tanto importante, tra l’altro reiterato, perché imposto dal Ministero e rinnovato a cadenza quadriennale, nella situazione nella quale siamo, dovrebbe esser presentato con indicazioni precise e puntuali su cosa fare, come, chi fa, perché, in quanto tempo, con quali risorse (umane e strumentali), a quali costi… insomma una planning vero e proprio; non semplici, anche se accattivanti “parole”. Non senza motivo Il piano nazionale di riferimento del Ministero (che mi son preoccupato di andare a vedere, ed ho trovato, diversamente da quanto è accaduto nella ricerca sulla notizia della Giunta Regionale di cui sto parlando) è concepito così: obiettivo per obiettivo; ed è logico che le Regioni, dovendolo attuare, siano tenute a declinarlo con lo stesso format.
Insomma (volendo aprire le porte all’ottimismo), voglio pensare che, come già detto, sto pensando male, perché disinformato. Probabilmente i contenuti veri, intorno a queste “parole”, esistono davvero e la vita nostra (e vostra, che leggete questa nota) cambierà in meglio. Auguriamocelo tutti.

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