Nel Progetto M.I.T.O tra le Valli Peligna e Sagittario, “orizzonti comuni”
Utilissimo e pieno di contenuti il webinar (seminario in streeming) che si è svolto giovedì scorso dall’Ufficio unico di progettazione del Comune di Sulmona per esaminare la Carta delle Valli messa insieme tra i Comuni della Valle Peligna e del Sagittario.
La prospettiva è buona, i contenuti e le idee altrettanto. E se la Regione sarà coerente alle cose dette da Emanuela Grimaldi, direttrice del dipartimento della presidenza, la prospettiva di utilizzare al meglio quel che sarà disponibile come risorsa finanziaria (più o meno 218 milioni derivanti dall’accordo Stato-Regione, 9 milioni dal Pnrr, 123 milioni dal piano stralcio), soprattutto se la gestione di questi fondi sarà davvero “partecipata” con una concertazione positiva tra gli Enti pubblici ed i partner del settore privato, lo slogan “il futuro è adesso” (slogan molto “renziano”, per la verità) potrà diventare concretamente utilizzabile ed essere volano di una ripresa che questo territorio attende da tempo.
C’è molto, anche se, sinceramente non abbiamo sentito accenni alla sanità. (Il problema sarà che a poche ore dal seminario Marsilio aveva diffuso una nota alle agenzie d’informazione con la quale sottolinea che ha chiesto 1 Miliardo per rifare la sanità regionale e che non glielo daranno? Perché non parlarne?
Ma avremo il tempo per entrare nel merito delle questioni affrontate perché è chiaro che prima del prossimo settembre non si arriverà al momento delle scelte definitive degli interventi da mettere in campo).
Potenziamento delle infrastrutture fisiche e digitali, valorizzazione del patrimonio e dei centri storici, promozione turistica integrata, attrazione di talenti, sperimentazione di tecnologie per la prevenzione dei rischi.
Per ciascuno di questi paragrafi, responsabili di enti pubblici e aziende private, stimolati e condotti per mano da Peppe Guastella (ben tornato, amico mio!) hanno da una parte messo in chiaro i problemi che il territorio ha, per mettersi al passo con i tempi, le speranze e le prospettive legate alla possibilità di rendere produttive le risorse del territorio, dall’altra esplicitato quel che dovrebbe accadere per far diventare realtà l’Abruzzo prossimo (ma non era, questo, uno degli “Abruzzi” di D’Alfonso?) …che sarebbe già bozza di programma della Giunta Regionale, partecipata (è stato raccontato), almeno in parte, al Consiglio: documento di indirizzo strategico per l’intero programma di intervento post-pandemia in attuazione delle risorse del Next Generation EU.
Guastella, tornato momentaneamente a casa non per solo diletto (come spesso usa fare) ma per mettersi a disposizione della “sua” terra, ha posto inizialmente il siloniano quesito: ”cosa vogliamo fare? Dobbiamo decidere”. E almeno rispetto a questa fase bisogna dire che le risposte le ha avute.
Non si tratta di cose semplici: dagli interventi sull’A/24 A/25 annunciati da Gentile a quelli per la velocizzazione della Pescara/Roma (Vincenzo Macello) alla prospettiva della elettrificazione del trasporto pubblico (Sonia Sandei, di Enel X Italia). Come non è facile affatto il presupposto nel quale ci si deve muovere per rendere concrete le prospettive e l’efficacia degli interventi: far diventare Valle Peligna e Valle del Sagittario quasi una “città diffusa”. Può accadere, questo è certo. I primi passi sono questi; e poi, come ogni cosa nuova, basta incominciarne a vedere gli effetti positivi e tutto sarà naturale.
Chissà che un giorno i ragazzi di oggi, parlando del post-Covid, non abbiano a raccontarlo come il tempo della grande svolta!