Arriva M.I.T.O.
(il modello di innovazione del territorio e dell’occupazione)
Il 15 luglio prossimo, Sulmona, con Anversa degli Abruzzi, Scanno, Villalago, Pratola Peligna, Corfinio, Raiano, Prezza, Pettorano sul Gizio, Rocca Pia, Cansano, Campo di Giove, Cocullo, Introdacqua e Bugnara presenteranno, il progetto Mito (Modello per l’Innovazione del Territorio e Occupazione), risultato di un finanziamento Por-Fse 2014/2020 che ha portato alla realizzazione (con la Carta delle Valli) di importanti strumenti strategici ed operativi utili per tutto il comprensorio.
Coordinato dal Comune di Sulmona, l’Ufficio unico di progettazione potrebbe diventare, infatti, una solida base di riferimento per l’attesa inversione di rotta che il territorio attende, non da oggi.
Workshop tematici, si spera, daranno linfa nuova alla creatività e alla voglia di fare impresa per conquistare “orizzonti comuni” e strumenti di coesione (di questi quindici Comuni del Centro Abruzzo).
Non è cosa da poco e sinceramente c’è da augurarsi che l’obiettivo sia centrato perché ci sembra di capire che siamo di fronte ad uno strumento fortemente innovativo, per la “cultura territoriale”; uno strumento operativo reale; non siamo, cioè, di fronte ad un’idea o una mera “ipotesi di lavoro”.
Forse non è stato facile arrivarci, forse c’è voluto un po’ di tempo, ma ora si dovrebbe partire. Ed il momento è propizio, perché le ipotesi di investimenti per le infrastrutture che per gli effetti del Recovery dovrebbero (e potrebbero) riguardarci, danno più forza e credibilità agli sviluppi progettuali.
C’è soltanto da augurarsi che la gestione amministrativa dei Comuni (che qui fanno “Rete”, con questo progetto) sia solida, affidabile e capace di produrre, con la necessaria celerità e congruità, gli atti necessari.
Insomma, questa sì che è una “boccata” di ottimismo, metaforicamente, aggiungo, un “vaccino” per tutti, di tutti, che davvero può farci respirare una prospettiva futuribile fatta di una buona speranza di ripresa. Auguriamocelo.
Noi seguiremo lo sviluppo di Mito, convinti come siamo, non da oggi, che questo è il ruolo aggregante della città di Sulmona, nel territorio e che dalla prospettiva che può aprirsi in questa direzione anche altri territori limitrofi potranno trarre benefici e quindi l’intero Abruzzo interno può cessare di essere la parte più debole della regione e gli effetti della trasversalità territoriale della Zes, unitamente alle (sembrano) ritrovate (multimediali) direttrici di collegamento Tirreno/Adriatico danno forza e credibilità alla ripresa di investimenti che genera occupazione in comparti diversi della nostra economia per l’ utilizzazione e la valorizzazione di tutte le ricorse di cui disponiamo.