Ieri, alla festa di pensionamento di Gianni Gatta, mi sono trovato a pranzare al tavolo in cui c’era anche Antonio Spacone, ex segretario del PD di Scanno e uno dei promotori del movimento “Dritti al Cuore”. La casualità ha voluto che fossimo vicini di posto. Esauriti i convenevoli, il discorso è caduto sul rinnovo dell’amministrazione comunale di Scanno e su come ci si stia preparando.
Ho premesso ad Antonio che è ”pericoloso” parlare di questioni politico-amministrative con un giornalista, perché questi non sa tenere “la penna” ferma. Mi ha risposto che non aveva nulla da nascondere e che tutto è alla luce del sole, compresi gli incontri che si vanno man mano facendo. Questa sua disponibilità mi ha incoraggiato a porgli più di una domanda. Dalle sue riposte ho compreso che il movimento “Dritti al Cuore” sta costruendo una lista sul nome dell’avv. Giovanni Mastrogiovanni, ritenendolo persona capace, preparata, con giuste e opportune conoscenze politiche e disponibile all’ascolto. Gli incontri con le varie forze sociali hanno lo scopo di aggregare consensi su questo nome per costruire un gruppo da presentare alle prossime votazioni. Non ci sono preclusioni partitiche e tutti sono chiamati a collaborare, perché Scanno possa avere un’amministrazione coesa e votata al rinnovamento dell’intero paese, che sappia valorizzare al meglio le risorse locali esistenti. Sembrerebbe che il consenso ci sia, soprattutto da parte dei giovani. Agli altri due gruppi che stanno anch’essi cercando di formare delle liste, si chiede di condividere la candidatura a sindaco di Giovanni Mastrogiovanni, a meno che essi non abbiano da proporre una personalità con qualità superiori.
Da quello che mi è dato da appurare per altri canali, i due gruppi concorrenti non condividono il metodo del movimento “Dritti al Cuore” e chiedono che ci sia partecipazione su tutto, in modo particolare sulla scelta del nome da candidare a sindaco.
I famosi “ritorni” non avranno posti a sedere, ma solo possibilità di collaborare dall’esterno.
Si è ancora nella prima fase: quella interlocutoria. C’è tanta buona volontà al cambiamento e mi auguro che possa portare buoni
frutti.