Ordinanza a Villalago
La plastica messa al bando
(03/05/1987)
VILLALAGO - Per la salvaguardia del territorio, soprattutto delle zone lacustri , dove maggiore è l'afflusso turistico, il comune di Villalago d'intesa con quello di Scanno, ha deliberato di vietare l'utilizzo, per i rifiuti solidi, di sacchetti di plastica non biodegradabili. Il provvedimento si è reso necessario, perché l'uso indiscriminato di questi, sta compromettendo il corretto rapporto con l'ambiente naturale. Il territorio più vicino alle zone di richiamo turistico, ha una "fioritura" continua di queste buste, gettate sconsideratamente tra le siepi. A Villalago, nel periodo estivo, è stato rilevato un enorme aumento di rifiuti solidi urbani, racchiusi nei sacchetti di plastica, giornalmente depositati negli appositi cestino e poi portati dagli addetti alla discarica pubblica.
L'amministrazione, per proteggere il territorio da ulteriore degrado, è intervenuta a proibire l'uso di buste non biodegradabili per i rifiuti. I titolari degli esercizi commerciali di qualsiasi settore merceologico sono obbligati - come si legge nell'ordinanza - a premunirsi entro un anno di sacchetti biodegradabili. Secondo il sindaco Piantadosi, i principi che hanno determinato il provvedimento sono in sintonia con le direttive Cee sui rifiuti urbani e con la normativa del decreto ministeriale n. 356/84 che dispone il divieto di usare buste di plastica dal 1° gennaio 1991.
dal Quotidiano "il Centro" del 3 Maggio 1987
Il divieto non è stato mai fatto rispettare. Nessuno mai è andato a controllare “le buste” dei tanti turisti, che le lasciavano vicino le rive o le buttavano tra i cespugli.