Una lite sui confini iniziata nel 1925
Scanno ha deciso
continua la contesa con Pescasseroli
(15/02/1987)
SCANNO - I comuni di Scanno e Pescasseroli dovranno attendere ancora molti anni per vedere risolta la vertenza, che li oppone ormai dal 1925 per duecento ettari di montagna. Infatti è di questi giorni la notizia che il commissario regionale per gli usi civici, che doveva pronunciarsi in merito, ha stabilito che la causa non è di sua competenza, di confinazioni.
Secondo l'avvocato del comune di Scanno, Abele Celidonio del Comune, il commissario agli usi civici ha valutato la controversia in modo errato, perché non si tratta di confinazione tra due circoscrizioni, ma fra due demani, in quanto Scanno rivendica una parte del suo demanio soggetto ad uso civico. La contesa fra i due comuni, iniziata nel lontano 1831 per la montagna di Valle Di Corte, nel 1925 fu ripresa per i pascoli delle Ciminiere, contesi dai pastori di Scanno e di Pescasseroli. Nel 1938 i due comuni convennero su una linea di confinazione del territorio conteso ma la conciliazione non è stata mai omologata per difetto di giurisdizione, perché non si è trovato mai l'organo competente per la soluzione della vertenza. Nella sua ultima seduta il consiglio comunale, dopo aver ascoltato l'avvocato Celidonio, ha deciso di presentare reclamo per la decisione del commissario regionale agli usi civici, alla corte d'appello di Roma, sezione degli usi civici. Allo stesso tempo si è deciso di chiedere alla Corte suprema dì cassazione quale organo competente per giudicare questa controversia. La decisione di continuare la causa con il comune di Pescasseroli è stata presa all'unanimità, perché i consiglieri tutti hanno sentito il dovere di rispettare la decisione dei loro avi, che, sicuramente per validi motivi, è stato detto, rivendicavano al patrimonio del comune di Scanno una parte del demanio soggetto ad uso civico.
dal Quotidiano "il Centro" del 15 Febbraio 1987