Il ministro Zamberletti sulla protezione di Scanno
Si studierà un progetto per i massi pericolanti
La decisione dopo l'incidente di settembre
(05/12/1986)
SCANNO - Sono ormai al termine i lavori di frantumazione dei massi pericolanti, situati nella zona della pineta del Carapale, da dove il 30 settembre scorso precipitò un masso, per fortuna senza provocare danni. La Regione stanziò 100 milioni per rimuovere dal Carapale il pericolo di altri massi. Il sindaco, preoccupato per altre situazioni pericolose, richiese un sopralluogo dei tecnici della protezione civile. Questi individuarono una vasta zona con grossi massi che potevano cadere sulle case ai piedi del monte Cardella.
Di conseguenza, per salvaguardare l'incolumità degli abitanti, il consiglio comunale attivò una serie di incontri con il ministro della protezione civile e con la giunta regionale. Dal ministero fu promesso un intervento rapido con un finanziamento di 2 miliardi; dalla Regione, 100 milioni per sanare la zona della caduta del masso e 300 mila lire al mese per ogni nucleo familiare che, dopo le ordinanze di sgombero, avesse lasciato la propria abitazione.
E di questi giorni la notizia che il ministro Zamberletti ha richiesto al Genio Civile dell'Aquila un progetto esecutivo per i massi pericolanti a Scanno. In seguito a questo progetto e dopo l'approvazione al Senato della legge finanziaria, il ministro emette l'ordinanza per concedere i due miliardi. La settimana scorsa la Regione ha effettuato un nuovo sopralluogo, affidato al professor Fazio Lembo dell'Università dell'Aquila, il quale ha confermato quanto sostenuto dalla protezione civile. Dopo questo sopralluogo, la Regione ha stanziato altri 100 milioni per il risanamento di un'altra vasta zona dissestata.
dal Quotidiano "il Centro" del 5 Dicembre 1986
