Il lago di Scanno entra a far parte della zona di protezione
L'alleanza con il Parco catturerà tanti turisti
Tutti d'accordo tranne la Dc che si spacca
(02/11/1986)
SCANNO - La decisione unanime del Consiglio comunale di avere con l'Ente Parco Nazionale d'Abruzzo un colloquio aperto, chiaro e preferenziale, è stata sottolineata con un lungo applauso da tutto il pubblico. L'applauso è stato il segno evidente che la mentalità di netta chiusura al Parco, che negli anni passati ha visto Scanno scioperare e ricorrere al tribunale per contrastarne l'ampliamento, è ormai superata, soprattutto perché il paese ha bisogno di incentivi turistici: può averli solo dal Parco che conserva, nonostante tutto, il fascino della natura libera e protetta dall'inquinamento.
Già prima della riunione del consiglio d'amministrazione del Parco tenuta a Scanno il 13 giugno scorso, una commissione consiliare aveva avuto più incontri con tutti i partiti e con le forze sociali. Tutti, tranne la sezione della Dc, avevano manifestato la volontà di collaborazione. Il sindaco riferì questa volontà al consiglio d'amministrazione dell'ente, precisando che il nuovo rapporto doveva essere improntato al dialogo, per concertare iniziative mirate alla tutela e allo sviluppo, sia del territorio, sia del turismo. Da parte del presidente dell'Ente venne presentato un documento titolato: «Assetto territoriale del comprensorio di Scanno», nel quale si avanzavano una serie di interventi, iniziative ed attività che potevano essere attuate. Il documento venne distribuito a tutte le forze politiche perché facessero le loro considerazioni.
Nella seduta di venerdì scorso il sindaco, quale presidente della commissione, ha dato lettura delle proposte. Secondo il Pci, «l'amministrazione deve farsi portavoce delle esigenze irrinunciabili di sviluppo, pensate ed adattate alla realtà socio-economica del paese e deve dare mandato ad un'équipe di esperti, di chiarissima fama, per la predisposizione di un progetto complessivo di sviluppo». Per il Psi, l'amministrazione comunale e quella del Parco devono avere pari dignità. Per quanto riguarda le proposte dell'Ente Parco, la sezione del Psi ha ritenuto di fare le seguenti precisazioni: Scanno deve avere almeno tanto quanto viene oggi concesso a Pescasseroli; alle attività economiche dovrà essere lasciata ampia libertà di sviluppo, sempre in coerenza con le esigenze di salvaguardia del territorio; il lago deve rappresentare il capitolo privilegiato del nuovo rapporto con il Parco; definire con estrema chiarezza l'attività edilizia, che va mantenuta nei ritmi di sviluppo programmato, e gli usi civici per il taglio della legna da riscaldamento; il veicolo pubblicitario deve presentare Scanno in modo privilegiato rispetto agli altri centri del Parco.
Secondo la Dc, partito di maggioranza, il documento è un atto di provocazione, la sua accettazione significherebbe la morte di ogni sviluppo e il turismo invernale sarebbe ridotto a piccoli campetti sciistici. Il capogruppo Dc Italo Caputi ha precisato che i consiglieri comunali di maggioranza non si ritrovano in queste posizioni espresse dal direttivo del loro partito.
dal Quotidiano "il Centro" del 2 Novembre 1986